Questo articolo è dedicato ad un maestoso albero che molto spesso incornicia il panorama delle coste italiane ma diffuso anche nei paesaggi interni del sud della nostra penisola cioè l’eucalipto.
L’eucalipto appartiene al genere delle mirtacee, la stessa del celebre mirto sardo, originario del bacino del mediterraneo, o della feijoa. Come noto, l’eucalipto, è originario del continente oceanico, più precisamente dell’Australia.
Questi alberi, generalmente si caratterizzano per avere un’altezza compresa tra i 30 e i 40 metri, un apparato radicale molto profondo e stabile che lo rende resistente al forte vento, con tronchi maestosi, alti e slanciati, ricoperti da una corteccia bianca/ azzurrognola, aromatica, che si distacca autonomamente in lunghe strisce. I rami secondari sono pochi e massicci, partono anche da diversi metri da terra e portano chiome sempreverdi composte da un fogliame molto aromatico composto da foglie strette e lunghe, anche 30 cm, dal colore caratteristico grigio/verdognolo.
La chioma è poco densa ed armoniosa. La fioritura, poco vistosa ma molto abbondante, è di un colore bianco/giallognola, è prodotta sugli apici dei rametti, divisa in fiori maschili e femminili, prodotta in vari periodi a seconda della specie, a maturazione va a formare capsule dalla forma conica che rilasciano piccoli semi.
Curiosità: da giovani queste piante hanno un fogliame ed un aspetto molto differente dall’adulto strategia messa in atto contro gli erbivori che se ne nutrono in natura. Gli eucalipti possono essere utilizzati sia come esemplari isolati che per costeggiare viali ma anche per creare fitte siepi alte e frangivento.
Il periodo migliore per la messa a dimora di un alberello di eucalipto è l’autunno, periodo che normalmente è molto umido e che aiuta a superare il trauma da trapianto e produrre un buon apparato radicale. Data la natura semi desertica/mediterranea, l’eucalipto ama climi miti con inverni non troppo rigidi ed estati calde/aride. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno preferendo però terreni con pendenza, come pendii montani e collinari, o litorali molto drenanti che non permettono ristagni idrici molto prolungati.
Nei primi anni della messa a dimora, dell’eucalipto è bene fornire irrigazioni di supporto in estate mentre ad attecchimento avvenuto non necessita di grandi apporti idrici tranne per l’eventualità di forti siccità in stadio giovanile. Da adulti non necessitano di alcuna irrigazione esterna. Le potature non sono necessarie tranne se si vogliono eliminare i rami disseccati o che escono fuori dalla forma che gli si vuole dare.
La riproduzione avviene sia per semina in primavera ponendo i vostri semi in un vasetto con terriccio ricco misto a sabbia, mantenendoli umidi fino a germinazione avvenuta e in seguito porre singolarmente le piantine ottenute in vasi più grandi o direttamente a dimora ricordandosi di non esporre le giovani piantine al forte sole diretto. La riproduzione può avvenire anche tramite talea semilegnosa a fine primavera. L’eucalipto è una pianta generalmente non soggetta ad attacchi parassitari o fungini se non esposta a temperature molto rigide o umidità eccessiva.
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