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Gerbera: come coltivare questi pianta fiorita nel vostro giardino

Questo articolo è dedicato ad una pianta originaria del continente africano che grazie alla sua stupenda fioritura duratura, vistosa e dai colori vivaci ed intensi, è divenuta uno dei principali fiori recisi per le più svariate composizioni, stiamo parlando della gerbera.

Questa pianta erbacea che fa parte della famiglia asteraceae è in pratica un parente stretto della comune margherita da prato che è in tutto e per tutto simile alle gerbere solo in miniatura.  

Pianta erbacea ornamentale per eccellenza è utile, oltre alla coltivazione per la produzione di fiori recisi, anche a decorare balconi e giardini piantata sia in vaso che in piena terra. La pianta, come detto sopra è del tutto simile alla comune margherita solo che la gerbera arriva ad un altezza tra i 40  e 50 centimetri.

La Gerbera è mediamente rustica per quanto riguarda terreno e clima. Si adatta a qualsiasi terreno, esclusi quelli eccessivamente umidi, aridi o poveri e, per quanto riguarda il clima è preferibile non esporla ad eccessi che essi siano caldi o freddi. Detto ciò quindi è fondamentale fare una buona scelta nella posizione dove porre la gerbera che deve essere a mezz’ombra, dato che troppa luce diretta può bruciare le foglie, e in un luogo non esposto a correnti fredde in inverno.

Una volta trovata la posizione più adatta bisogna fare attenzione a ciò che è il vero tallone d’Achille di questa pianta cioè le malattie fungine alle quali è estremamente soggetta e che sono nella maggior parte dei casi letali in brevissimo tempo. La comparsa di queste patologie fungine è dovuta soprattutto a una cattiva gestione delle irrigazioni che devono essere molto equilibrate nella bella stagione, cioè fornire poca acqua alle piante solo quando il terreno risulta molto asciutto e metterle in una posizione ventilata. È da evitare assolutamente il sottovaso nel caso della coltivazione in un contenitore e scegliere una posizione ben drenante in piena terra per evitare ristagni.

Alla comparsa dei primi sintomi di patogeni fungini e bene isolare la pianta infetta, se possibile, dalle altre e utilizzare un prodotto fungicida opportuno o del verderame. La malattia che più colpisce la gerbera è il mal bianco dove si nota una velatura biancastra sulle foglie e marciumi radicali dovuti a eccessi di umidità. Le concimazioni vanno fornite dall’inizio del periodo di ripresa vegetativa fino alla fine di essa con un concime liquido diluito in abbondante acqua ogni mese o 2 settimane a seconda delle necessità della pianta.

Le potature sono solo atte al mantenere pulita la pianta eliminando nel tempo i fiori e le foglie che disseccano. La riproduzione avviene per separazione della ceppaia prelevando con delicatezza le giovani piantine clonali che si formano spontaneamente e ponendole in un altro vaso ma, è possibile anche seminarle in primavera inoltrata.

Fonte

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