In questo articolo descriveremo le proprietà estetiche e i metodi di coltivazione di un albero molto noto grazie alla sua fioritura, che lo porta ad essere ormai da anni un elemento distintivo nei giardini, parchi e viali alberati italiani ed europei capace di qualificare con la sua spiccata eleganza gli ambienti esterni soprattutto in primavera cioè la magnolia di soulange. Questo albero è resistente sia all’inquinamento cittadino che a vari climi della penisola.
Appartenente alla famiglia delle magnoliacee, la stessa della magnolia sempreverde, si presenta come un grosso cespuglio o alberello alto fino a 6 metri creato dall’ibridazione nel 1820, adatto perfettamente al clima europeo delle zone umide del nostro continente.
Questa pianta dal fascino tropicale si presenta con una larga ed arieggiata chioma molto espansa, formata da un fogliame caducifoglie, composto grandi foglie larghe, lunghe fino a 30 centimetri, dal colore verde chiaro lucido, con vistose nervature.
La chioma, è sostenuta da uno o più tronchi poco contorti ricoperti da una corteccia bruna. La fioritura, estremamente numerosa, avviene dalla fine dell’inverno, febbraio, fino alla primavera e compare prima delle foglie dando un effetto di nuvola che può avere tonalità che vanno dal bianco candido fino al rosa pastello.
I fiori hanno una forma a coppa alta fino a 12 centimetri non profumati, quindi non attirano insetti impollinatori. I fiori sono sterili e quindi non producono alcun frutto.
La messa a dimora di un alberello di magnolia di soulange che resiste estremamente bene al freddo inverno della nostra penisola, si effettua in autunno o primavera scegliendo una posizione soleggiata, dove dona più fiori, o parzialmente ombreggiata.
La magnolia di soulange è molto resistente all’inquinamento, ama terreni sciolti ben drenati e sub acidi ma si adatta facilmente a qualsiasi posizione eccetto quelle troppo aride. Ama un clima con estati umide e piovose.
Le irrigazioni vanno effettuate soprattutto nei primi anni dopo la messa a dimora poiché gli esemplari già attecchiti sopravvivono tranquillamente ad estati siccitose, somministrando modesti apporti idrici in casi eccezionali o se poste in terreni di natura arida.
Una concimazione sporadica con concimi organici per alberi ornamentali migliora la fioritura e la crescita.
Gli interventi di potatura vanno effettuati con parsimonia e devono essere atti al mantenimento della forma eliminando i rami che ne rovinano l’armonia e gli eventuali rami secchi o che mostrano segni di stenti.
Anche se è bene evitare potature eccessive riesce bene a sopportarle facendo passare però svariati anni tra di esse. La potatura si effettuata in autunno prima delle prime gelate.
La riproduzione avviene tramite talea che va effettuata in primavera quando le temperature non scendono sotto i 15/20 gradi, prelevando dei giovani rami vigorosi dell’anno e ponendoli a radicare in un terriccio composto per metà di torba e metà di sabbia da mantenere costantemente umida fino a radicazione compiuta. La semina non è possibile data la sterilità della magnolia.
Le malattie che colpiscono questo albero sono rare se poste in un terreno ben drenante e in un luogo dove non patisce aridità, di contro sé posto in un luogo con ristagni eccessivi si andranno a formare marciumi radicali.
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