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Peverina tomentosa: come coltivare al meglio questa pianta tappezzante

In questo articolo metteremo in luce una pianta tappezzante e fiorita con enormi potenzialità in grado di decorare con i suoi candidi colori tutti i giardini rocciosi e non solo ma anche balconi e terrazzi italiani, stiamo parlando della peverina tomentosa, cerastium tomentosus o anche chiamata in Italia con il nome di erba lattarina.

Questa pianta è originaria proprio dell’appenino centro/meridionale della nostra penisola ma dato il suo fascino e aspetto gradevole è riuscita a diffondersi in tutti i giardini d’Europa. Questa piccola pianta, appartenete alla famiglia delle caryophyllaceae, si può rivelare un vero e proprio tesoro per coloro che amano avere un giardino o balcone fiorito e decorato anche per tutto l’anno pur non possedendo il famoso pollice verde.

Questa candida pianta tappezzante è adatta a ricoprire rupi secche e sassose dove difficilmente altre erbe prosperano come scalette naturali, giardini rocciosi o muretti a secco. Nei giardini con manti erbosi è molto utile per creare spettacolari bordure biancastre per delimitare siepi ed aiole fiorite.

La peverina tomentosa si presenta come una piccola pianta perenne, tappezzante e rizomatosa dal portamento ricadente cespuglioso e molto denso, alto non più di 40 centimetri.

La parte aerea che in inverni relativamente miti non dissecca, è formata da una fitta e intricata matassa di gambi striscianti provvisti di piccole foglie dalla forma allungata, il tutto ricoperto da una fittissima peluria biancastra e molle che le dà quell’aspetto bianco/argentato. 

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I fiori che sono la parte più vistosa della pianta compaiono da fine aprile a giugno ma la fioritura si può protrarre anche per tutta la bella stagione se posta in un luogo fresco.

I fiori compaiono su steli lunghi e sottili che portano molti fiori formati da 5 petali bianchi che lasciano il posto a piccole capsule contenenti i semi.

La peverina tomentosa ama un terreno povero, calcareo, sassoso, ben asciutti ed esposto in pieno sole. Anche se non al meglio questa pianta riesce a crescere anche in terreni leggermente umidi e in mezz’ombra.

Data la natura poco esigente della peverina tomentosa non sono necessarie concimazioni poiché amando terreni poveri si accontenterà dei nutrienti naturali del terreno.
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Le irrigazioni, che non sono necessarie su esemplari già consolidati, devono essere molto scarse nei mesi estivi praticandole la sera o la mattina presto mentre nel resto dell’anno si accontenterà delle precipitazioni atmosferiche.

La riproduzione della peverina tomentosa avviene principalmente con il prelevare rametti della pianta madre che radicano naturalmente al contatto con il terreno e piantarli in un altro luogo o con la semina prelevando i semi maturi in estate e piantandoli immediatamente in vasetti con terriccio misto a sabbia.

Non sono necessari interventi di potatura tranne quando si vuole limitare il suo espandersi che è veramente molto rapido in condizioni ideali, mentre va effettuato un controllo delle infestanti che possono soffocare questa bassa piantina.

Le malattie e i parassiti attaccano molto raramente questa pianta se posta in un luogo ben asciutto mentre se posta in un luogo moto umido si potranno sviluppare marciumi.

Leggi anche l’articolo sulla Robinia/Acacia.

Fonte 

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