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Aglio napoletano: come coltivarlo nel vostro orto o giardino

In questo articolo vi parleremo di una piccola pianta bulbosa da fiore e non solo, poco valorizzata ma estremamente facile da coltivare anche per coloro che hanno il pollice nero, tanto da divenire quasi infestante, stiamo parlando dell’aglio napoletano o allium neapolitanum.

Questa piccola pianta bulbosa, erbacea e perenne, è originaria proprio delle catene montuose della nostra penisola. Di facilissima coltivazione l’aglio napoletano, oltre alla sua dote ornamentale data dalla sua abbondante fioritura bianca, è una pianta commestibile utilizzata nella preparazione di minestroni, frittate o come condimento per carni. 

La raccolta dei bulbi va effettuata in fine estate quando la parte aerea della pianta sarà completamente dissecata, mentre la sua fioritura molto resistente può essere utilizzata come fiore da taglio in primavera per composizioni floreali in vaso.

Il bulbo di aglio napoletano è di piccole dimensioni dalla forma quasi tonda ricoperta da strati bianchi rosei nei vecchi bulbi, mente i nuovi che si formano intorno al bulbo madre sono di colore bordeaux/violaceo.

Il fogliame è costituito da 2 o 3 foglie nastriformi, lunghe e dal colore verde chiaro che crescono intorno ad uno o due gambi da fiore dalla forma a triangolo che portano all’apice un mazzetto ombrelliforme o tondo di piccoli fiori bianchi composti da 6 petali. I fiori una volta impollinati formano capsule che contengono vari semi neri di grandi dimensioni rispetto al fiore.
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Questo splendido bulbo da fiore va messo a dimora nel periodo estivo/autunnale, spargendo semplicemente alcuni bulbi sul terreno e ricoprendoli con un piccolo strato di terra. Questo fiore si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno sia poveri che ricchi, freschi o aridi, nei giardini rocciosi o pianeggianti compatti, evitando pero zone palustri.

L’aglio napoletano può essere coltivato anche in vaso, all’esterno o all’interno, mettendo sul fondo del vaso del materiale drenante come ghiaia, cocci o argilla espansa utilizzando un terreno composto da 50% terriccio e 50% sabbia.

Di solito le piante di aglio napoletano non necessitano di alcuna irrigazione poiché il loro periodo vegetativo è in primavera quindi piovoso ma se questo periodo è interessato da una forte siccità si deve ricorrere ad una irrigazione esterna fino a quando finirà il periodo vegetativo e le foglie disseccheranno spontaneamente, durante l’estate.

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La potatura non è necessaria e anche la concimazione autunnale non è essenziale ma se somministrata deve essere scarsa con del letame o stallatico granulare.

L’aglio napoletano come quasi ogni altra bulbosa si riproduce autonomamente durante la fase vegetativa che va da gennaio a giugno formando dei nuovi bulbi vicino al bulbo madre e produce anche moltissimi semi neri dalla fioritura che raggiungono la maturità.

Non vi sono praticamente alcune patologie fungine o parassitarie che possono compromettere la nostra coltivazione di aglio napoletano tanto che è quasi impossibile eliminarli dal terreno una volta che viene colonizzato da questa rustica e resistentissima pianta da fiore o da orto.

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