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Bosso: come coltivare nel vostro giardino la pianta da siepe per eccellenza

Questo articolo è dedicato a una pianta originaria del continente euroasiatico e africano che è diventata essenziale nel giardino all’italiana, stiamo parlando del bosso o buxus.

Il bosso, che fa parte della famiglia delle buxacee, ha la particolarità di essere estremamente resistente al nostro clima e terreno, tanto da diventare nel tempo la pianta da siepe principale che caratterizza il classico giardino italiano, costituito da basse siepi compatte e cespugli dalle forme geometriche verdi e compatti.

Pianta da siepe e scultura naturale per eccellenza alta fino a 5 metri, può essere utilizzata anche come esemplare isolato o come piccolo alberello nei giardini più aridi e sassosi.

Vi sono 2 varietà principali il buxus sempervires originario del bacino del mediterraneo, il più diffuso in Italia, caratterizzato da foglie molto piccole e il buxus balearica di origine africana e sarda caratterizzato da foglie più grandi.

Si presenta come un folto cespuglio composto da vari tronchi, ricoperti da una corteccia ruvida e giallognola, che portano un fogliame coriaceo, leggermente velenoso e fitto formato da piccole foglie sempreverdi dal colore verde scuro lucido con germogli verdi chiaro in primavera.
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La fioritura del bosso è molto abbondante, e compare agli inizi della primavera producendo una moltitudine di piccoli fiori poco vistosi gialli/verdastri lievemente profumati molto gettonati dagli insetti impollinatori. Questi fiori andranno a formare piccole capsule che contengono semi marroni dalla forma allungata.

Questo arbusto o piccolo alberello ama il terreno calcareo e asciutto tipico delle colline e delle scarpate sassose ma si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno che sia roccioso, secco o umido evitando però terreni pianeggianti nella quale si formino ristagni idrici.

Per quanto riguarda l’esposizione cresce al meglio in pieno sole ma tollera bene anche la mezz’ombra. Il periodo migliore per mettere a dimora questo cespuglio è l’autunno cosi che avrà il tempo per attecchire e affrontare la siccità estiva autonomamente.
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Data la natura poco esigente del bosso che si adatta anche a terreni poveri non sono necessarie concimazioni anche se una concimazione autunnale con concime granulare universale velocizzerà la crescita che è molto lenta.

Anche l’irrigazione non è necessaria anche se si consiglia una buona irrigazione nelle prime estati dopo la messa a dimora.
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Questa pianta ha una grande resistenza alla potatura che può essere effettuata tutto l’anno per donargli la forma desiderata evitando di eliminare continuamente tutta la nuova vegetazione lasciando crescere la pianta di qualche centimetro l’anno.

La riproduzione avviene per seme. Si raccolgono i semi in estate da seminare immediatamente in un vasetto con torba mista a sabbia o direttamente a dimora a una profondità di 3/5 centimetri. Altri metodi di riproduzione sono quello per divisione della ceppaia in autunno o per talea in primavera.

Raramente questa pianta è messa in pericolo da attacchi parassitari o fungini che la maggior parte delle volte scompaiono autonomamente ma se si nota un grande attacco parassitario, maggiormente da parte di lepidotteri, con la chioma molto danneggiata è bene utilizzare degli insetticidi adatti.

Leggi anche l’articolo sulla Mimosa.

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