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Ravanello: come coltivarlo nel proprio orto per gustarlo in deliziose ricette

In questo articolo cercherà di mettere alla luce un ortaggio molto conosciuto e precoce ma poco valorizzato di cui non si butta via niente, stiamo parlando del ravanello.

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Questa piccola pianta erbacea oltre a donare la sua famosissima radice dona anche le sue foglie che non tutti sanno essere protagoniste di numerose ricette.

Infatti del ravanello, oltre all’utilizzo della radice cruda in insalate e contorni, si possono usare anche le sue foglie che si consumano in ricette come frittate, lesse e condite come i classici broccoletti o anche per preparare un pesto con mandorle e formaggio, per condire deliziosi piatti di pasta.

Le piccole piantine iniziano il loro ciclo di vita come un germoglio formato da due foglioline a forma di cuore che crescendo molto rapidamente, emettono altre foglie verde scuro dalla forma allungata e dal margine ondulato, lievemente pelose, che assumono un portamento a rosetta, lo stesso della cicoria, insalata e fragoline di bosco, cioè con foglie che partono al centro della pianta raso terra, che nel secondo anno di vita emettono uno stelo floreale con piccoli fiori bianchi, gialli o lilla.

L’ingrossamento della radice del ravanello che, solitamente è tonda e dal colore rosso, avviene anche dopo poche settimane dalla semina.

Vi sono una moltitudine di ravanelli che possono possedere forme più o meno grandi, allungate o tonde dai colori che vanno dal classico rosso al bianco, rosa, nero o viola.

Per la corretta semina del ravanello, si deve scegliere un terreno molto assolato nei mesi primaverili, mentre in estate preferisce un buon ombreggiamento dal forte sole diretto.

Una volta scelto il terreno lo si deve lavorare bene ma se risulta ancora troppo compatto si consiglia di aggiungere della sabbia o torba. Durante questa operazione si può arricchire il terreno con del concime granulare per ortaggi.

Dopo la preparazione del terreno si effettua una semina a spaglio cercando di non gettare i semi troppo vicini tra di loro, aiutandosi mischiando i semi a della sabbia in un contenitore, evitando la vicinanza dei semi sulle mani.

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In seguito irrigare abbondantemente il terreno cercando di nebulizzare il più possibile il getto d’acqua. Irrigare ogni volta che il terreno si asciuga in superficie fino a germogliazione avvenuta, dopo di che diminuire le innaffiature irrigando solo quando vi è necessità.

Fare attenzione alle erbe infestanti che soprattutto nel periodo della germinazione possono soffocare la coltivazione. Mantenere sotto controllo anche le lumache se troppo presenti con del lumachicida.

Si consiglia di effettuare la semina in piccoli appezzamenti ogni 1 o 2 settimane per avere una continua fornitura di deliziosi ravanelli.

Leggi anche l’articolo sulla Saintpaulia.

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