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Orchidea cymbidium: come coltivare questa pianta nelle nostre case

In questo articolo dedicato al mondo delle orchidee metteremo in luce un’orchidea famosa per la grande dote estetica, che tutte le orchidacee possiedono, per la sua elevatissima resistenza al clima temperato e delle nostre case; stiamo parlando del genere cymbidium.

Il genere cymbidium, appartiene alla famiglia delle orchidacee, ha la particolarità di includere numerose specie che al contrario delle classiche orchidee epifite che quindi crescono sulla corteccia delicate, poco rustiche ed adattabili, posseggono la caratteristica di poter crescere nel terreno e soprattutto la resistenza alle basse temperature tipiche del clima occidentale.

Si presentano come piante erbacee/perenni, dalla natura terrestre o semi aerea, che posseggono pseudobulbi dalla forma a goccia, di colore verde e dai quali partono radici carnose biancastre, foglie verdi dalla forma nastriforme allungate e coriacee.

Gli pseudobulbi generano degli steli floreali lunghi anche 1 metro che portano splendidi fiori molto durevoli dalle forme classiche delle altre orchidee, con tinte che vanno dal giallo al marrone, dal bianco al rosso ma anche verdi e dai colori variegati. 

Per la messa a dimora di un’orchidea di genere cymbidium occorre seguire alcune semplici regole quali:

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  • Temperatura ideale 15/20 gradi, ma sopportano temperature invernali secche che non scendano sotto 0 dove le piante iniziano ad essere in pericolo e temperature estive non superiori ai 30 gradi e molto umide;
  • Esposizione estiva molto luminosa ma mai con luce solare diretta e con elevata umidità, come ad esempio sotto chiome di alberi o porticati. Esposizione invernale fresca (5/10 gradi) molto riparata da venti freddi, gelo e umidità come in casa, verande, serre o se situate in regioni calde anche al ridosso di muri esposti a sud.
  • Terreno, amano terreni molto arieggiati e drenanti che comunque riescono a trattenere dell’umidità per alcuni giorni composti da corteccia tritata, torba, terriccio composto da foglie decomposte, breccia o argilla espansa e sabbia.
  • Le irrigazioni vanno effettuate con acqua demineralizzata o con acqua piovana evitando assolutamente acque calcaree. In estate le irrigazioni devono essere abbondanti senza lasciare che il terreno si asciughi completamente, in inverno le irrigazioni devono essere scarse e somministrate solo quando il terriccio sarà ben asciutto e tramite immersione del vaso in acqua per qualche minuto evitando di bagnare i bulbi e lasciandola scolare bene.
  • Le concimazioni organiche in autunno/primavera con stallatico o fertilizzanti liquidi ricchi di azoto facendo molta attenzione ai dosaggi.
  • Il rinvaso del cymbidium avviene solo quando la pianta non ha più alcuno spazio libero nel vaso e le radici cominciano a fuoriuscirne di molto. Questa pianta ama molto stare stretta quindi quando si esegue il rinvaso scegliere un vaso solo di qualche centimetro più amplio. Non interrare mai gli pseudobulbi ma solo le radici con la miscela di terriccio descritta sopra e i vasi perfetti sono quelli alti e stretti. Il rinvaso avviene dopo la fioritura (marzo/giugno) con la ripresa vegetativa. Dopo il rinvaso evitare per almeno 7 giorni di irrigare per far cicatrizzare le ferite inflitte al delicatissimo apparato radicale.
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La potatura di un’orchidea del genere cymbidium si limita nel ripulire foglie, pseudobulbi e steli floreali secchi, mentre quando avviene il rinvaso si devono eliminare anche tutte le radici secche e qualche pseudobulbo vecchio (retrobulbi) che appaiono ingrossati e senza foglie, lasciandone sempre qualcuno come riserva nutritiva per la pianta. 

La riproduzione dell’orchidea avviene tramite la separazione di alcuni pseudobulbi dalla pianta madre utilizzando un coltellino ben pulito prelevando almeno 3 o 4 pseudobulbi dotati di foglie e attaccati tra loro, preferibilmente con 1 o 2 retrobulbi come riserva per la nuova pianta.

Se si evitano ristagni idrici si evitano anche i marciumi radicali nemici principali di queste piante. Vigilare comunque attentamente riguardo la comparsa di parassiti.

Leggi anche l’articolo sulla tuia.

Fonte 

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