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Tagete: pianta di origine americana facile da coltivare per rendere colorati giardini e balconi

Il tagete è una pianta fiorita molto diffusa in Italia e nel mondo grazie alla sua splendida fioritura, resistenza e utilità nella difesa di orti e giardini.

Natio del continente americano il tagete presenta numerose cultivar che sono state create nel corso degli anni le quali hanno molte differenze a partire dalla grandezza della pianta o del fiore dall’aroma più o meno intenso che emana.

Il tagete appartiene alla famiglia delle asteraceae e grazie alle sue notevoli qualità rappresenta una delle piante da fiore adatte a chiunque voglia un giardino o balcone fiorito e vistoso malgrado non si possieda il famoso pollice verde o molto tempo da dedicargli. È utile anche per coloro che vivono in zone con terreni poveri e assolati che non vogliano rinunciare a splendide fioriture o per coloro che vogliono difendere il proprio giardino od orto dall’attacco parassitario in modo naturale.

Si presenta come una pianta annuale dal portamento cespuglioso, erbacea dotata di un fusto ramificato, che di solito non supera i 60 centimetri d’altezza, con un folto fogliame verde scuro nel quale vi sono ghiandole oleifere che producono un forte odore simile a quello delle piante di agrumi che lo rende repellente contro molti insetti infestanti per le piante ma anche conto le zanzare.

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I suoi fiori, che compaiono copiosamente per tutta la bella stagione fino alle prime gelate, sono posti sulle cime dei fusti, dalla forma simile al garofano con tonalità che comprendono tutte le sfumature del giallo e del rosso, dal giallo oro all’arancione o dal rosso vivo al rosso mattone.

Questi fiori sono in grado di attrarre numerose farfalle nei loro dintorni. Vi sono cultivar perenni che se posti al riparo dal rigido inverno posso tornare a vegetare la primavera successiva.

La semina del tagete avviene nel mese di marzo in vasetti posti in serra o semenzaio riscaldato o in aprile in piena terra, mettendo a dimora le piantine già sviluppate in primavera quando sarà scongiurato il pericolo di gelate tardive che si verificano generalmente verso fine aprile.

L’esposizione preferita è in pieno sole ma sopporta bene anche la mezz’ombra. Il terreno ideale deve essere fresco, di medio impasto, arieggiato e ricco di materiale organico ma si adatta anche a terreni meno favorevoli eccezion fatta per terreni dove si formano ristagni idrici che asfissiano facilmente l’apparato radicale di questa pianta.

Ama molto la coltivazione in vaso anche se si deve scegliere un vaso di medie dimensioni da porre in un luogo non troppo ventilato.

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Per quanto riguarda la concimazione si può intervenire arricchendo il terreno del giardino, dell’orto o del vaso prima della messa a dimora con del concime stallatico granulare e, fornirgli una seconda concimazione nel periodo della prima fioritura sempre con del concime granulare per fiori a lenta cessione.

Pianta da fiore per eccellenza il tagete ama moltissimo una buona irrigazione nel periodo torrido della stagione che lo farà crescere molto rigoglioso evitando però, la formazione di ristagni che portano a marciumi radicali.

La riproduzione del tagete avviene tramite seme raccogliendo i fiori secchi a fine autunno dalle piante ormai disseccate e seminandoli in primavera. Il tagete raramente viene attaccato da malattie fungine ma se si manifestano è sicuramente colpa di un’eccessiva umidità e quindi si devono interrompere le irrigazioni per alcuni giorni e si deve evitare assolutamente di bagnare la chioma della pianta. Le giovani piantine inoltre sono messe in pericolo anche da lumache e afidi.

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