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Giglio Hippeastrum: come coltivare questo fiore per rendere più colorato il vostro giardino

In questo articolo vi parleremo di uno dei fiori da bulbo più grandi e colorati di tutto il mondo il giglio hippeastrum.

Il giglio hippeastrum è una pianta bulbosa, erbacea e perenne appartenente alla famiglia delle liliaceae di origine del sud America ottima come pianta da esterni ma anche interni grazie alla sua splendida fioritura e al suo fogliame.
Il bulbo di hippeastrum è di grandi dimensioni dalla forma a goccia composto da vari strati tra cui gli esterni di colore marrone chiaro dallo spessore simile a carta.

Il fogliame molto ornamentale compare tra marzo/aprile, ogni bulbo emette poche foglie dalla forma a spada lunghe e ricadenti di un colore verde scuro brillante lucide, nel mezzo del quale crescono 1 o 2 gambi floreali carnosi e alti che terminano con un gruppo di boccioli, massimo 6, che si aprono in 6 petali dai colori che vanno dalle tinte bianco e rosso a tinta unita o variegata lievemente profumati. Ultimamente vi sono anche altri ibridi con colori diversi.

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Questo splendido bulbo da fiore va messo a dimora nel periodo di fine inverno, interrandolo con la punta rivolta verso l’alto ad una profondità di almeno 5 centimetri di terra.

Può essere interrato tutto l’anno eccezion fatta per il periodo vegetativo che va da febbraio-marzo a maggio-giugno a seconda del luogo dove si trova.

Il giglio hippeastrum va coltivato preferibilmente in vaso, specialmente in luoghi con inverni freddi, mettendo sul fondo del vaso del materiale drenante come ghiaia, cocci o argilla espansa utilizzando un terreno composto da 50% terriccio arricchito con materiale organico e 50% sabbia.

In luoghi con inverni miti si può tranquillamente coltivare in piena terra in terreni sabbiosi ricchi di sostanze organiche e freschi dove trovano le condizioni ideali per crescere al meglio evitando assolutamente qualsiasi terreno dove si formano ristagni idrici o troppo compatti.

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Le irrigazioni nel periodo vegetativo devono essere frequenti ma non eccessive evitando accuratamente ristagni idrici e sottovasi. Le irrigazioni vanno fermate alla fine del periodo vegetativo e le foglie disseccheranno spontaneamente all’inizio del freddo. h

Per quanto riguarda la potatura del giglio, quest’ultima non è necessaria e la concimazione deve essere scarsa nel caso in cui venga coltivato in terreni fertili.

Si consiglia una concimazione con del letame, stallatico granulare o con concimi liquidi.

Il giglio hippeastrum come quasi ogni altra bulbosa si riproduce autonomamente formando dei nuovi bulbi vicino al bulbo madre durante la fase vegetativa che dovranno essere prelevati e posti in una nuova dimora quando la pianta appassirà ed entrerà nella fase di riposo.

La riproduzione può avvenire anche tramite seme prelevando i semi maturi a inizio estate e seminandoli immediatamente o in primavera, questo permette di ottenere esemplari diversi dalla pianta madre.

Vi sono numerose patologie fungine e parassitarie che possono compromettere la nostra coltivazione di hippeastrum e uno dei modi per contrastarle è evitare ristagni idrici e vigilare bene notando in tempo segni di deperimento. Nel caso in cui i nostri gigli siano attaccati da malattie bisogna procedere all’espianto dei bulbi per individuare la causa prima che si diffonda, eliminando gli esemplari colpiti o utilizzando prodotti insetticidi e funghicidi. 

Leggi anche l’articolo sul Glicine.

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