In questo articolo vi parleremo di uno degli ortaggi estivi più amati e coltivati in tutta la penisola italiana cioè la zucchina.
Questa pianta originaria del continente americano ha conquistato velocemente un posto d’onore negli orti e nelle pietanze italiani.
Come moltissimi altri ortaggi dalle origini americane, la zucchina o cucurbita pepo fa parte dalla famiglia delle cucurbitaceae la stessa delle zucche, meloni, angurie e molte altre.
Vi sono svariate cultivar di zucchine nelle quali cambia solo la forma, colore e dimensione dei frutti e alcune sono:
- lo zucchino tondo
- lo zucchino lungo verde (il più diffuso)
- lo zucchino lungo giallo
- e molte altre come lo zucchino bianco a disco dalla forma appiattita a margine ondulato o lo zucchino passione gialla dalla forma simile ma di colore giallo.
Questo vero e proprio tesoro dell’orto oltre a donare un abbondantissima fruttificazione per tutta la bella stagione, dona diverse altri prodotti come i fiori o le giovani foglie. Il frutto ha un tempo di accrescimento molto rapido (2/3 giorni) e viene raccolto immaturo quando ancora è di modeste dimensioni ed utilizzato in svariate preparazioni che vanno dal crudo al fritto.
I fiori devono essere raccolti al mattino presto e solamente i fiori maschili, distinguibili facilmente dai femminili dato che sono posti su un lungo gambo diritto e non su una piccola zucchina.
Ottimi fritti in pastella o per guarnire pizze o altri piatti. Per quanto riguarda la verdura si preleva la parte giovane, quella centrale, delle piante di zucchine ormai vecchie e poco produttive, si puliscono i gambi dai filamenti spinosi con un coltello tagliando una piccola parte basale del gambo e tirando via tutti i filamenti fino alla punta delle foglie, tagliandoli e aggiungendo eventuali fiori o piccoli zucchini che verranno poi lessati o per fare gustosi piatti di pasta cotta insieme alle foglie e al pomodoro, usanza del sud Italia poco conosciuta.
Per coltivare la zucchina si deve lavorare il terreno arricchendolo con del letame e scegliere la modalità di semina che può essere diretta a dimora da effettuarsi in aprile/maggio, scongiurato il pericolo di gelate ponendo 2 o 3 semi per buca o in serra o semenzaio in febbraio/marzo trapiantando le piantine a dimora in aprile/maggio, pratica utile per anticipare la raccolta seguendo, in entrambe i casi, una distanza tra le piante di almeno 1 metro.
Se si coltiva in vaso porre un solo esemplare in un vaso ampio e profondo.
Per avere sempre piante giovani e produttive procedere con una seconda semina quando le prime piante inizieranno a produrre.
Se il terreno è già molto ricco non sono necessarie altre concimazioni altrimenti, procedere con una concimazione con concime granulare per ortaggi dopo la messa a dimora.
Le irrigazioni devono essere molto frequenti nei torridi mesi estivi praticandole la sera o la mattina presto sia con tubo che con gocciolante evitando di bagnare la pianta.
Le malattie fungine sono le più temibili per questo ortaggio e possono essere il mal bianco, che forma una patina bianca sulle foglie, la peronospora e molte altre da combattere con prodotti come verderame o poltiglia bordolese, evitando di bagnare la pianta durante le irrigazioni ed eliminare mano a mano le foglie vecchie della pianta poiché si infettano più facilmente stando a contatto con il terreno umido.
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