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Albero di Giuda: come coltivare al meglio questo albero ornamentale

Questo articolo è dedicato ad un albero originario dei nostri boschi che tinge le nostre primavere con la sua stupenda fioritura dal colore vivace ed intenso, stiamo parlando dell’albero di giuda o cercis siliquastrum.

Questo albero, che fa parte della famiglia cesalpiniacee, ha la particolarità di essere molto resistente al nostro clima, al terreno e all’inquinamento cittadino.

Conosciuto ed apprezzato anche nell’antichità acquisì caratteri religiosi data la sua fioritura coincidente con il periodo pasquale e alla leggenda che fu proprio su un ramo di questo albero a essersi impiccato Giuda dopo il tradimento.

Albero ornamentale e forestale per eccellenza alto fino a 10 metri, può essere utilizzato come esemplare isolato, come siepe o come cespuglio anche nei giardini cittadini o rocciosi. Si presenta come un albero o un grosso cespuglio composto da uno o vari tronchi fini e con curve, ricoperti da una corteccia ruvida e marrone nei vecchi esemplari, rossiccia e liscia nei giovani rami.

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I rami hanno un fogliame armonioso, caducifoglie dal colore verde chiaro lucido e dalla forma a cuore, reniforme.

La fioritura, estremamente abbondante, compare in primavera, prima del fogliame, ad aprile in gruppi di piccoli fiori che sono commestibili.

I fiori hanno la forma simile a quelli del glicine o della ginestra dal colore rosa intenso o bianco lievemente profumati che compaiono persino sul tronco e sui vecchi rami oltre a ricoprire interamente i rami della chioma.

Sono molto gettonati dagli insetti impollinatori. Questi fiori si trasformeranno in baccelli schiacciati che a maturazione rilasciano piccoli semi.

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Le radici di questo albero, oltretutto, fertilizzano il terreno arricchendolo di azoto comportandosi come specie pioniera su terreni spogli.

L’albero di Giuda ama il terreno calcareo e roccioso tipico delle colline o rupi ma si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno che sia leggermente acido, secco o lievemente umido evitando però terreni paludosi. Per quanto riguarda l’esposizione cresce al meglio in pieno sole ma resiste bene anche alla mezz’ombra.

Il periodo migliore per mettere a dimora questo albero è l’autunno in modo da dargli il tempo di attecchire e affrontare la siccità estiva autonomamente.
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Data la natura poco esigente dell’albero di giuda che, si adatta a terreni molto poveri e spogli, non sono necessarie concimazioni anche se una concimazione autunnale con concime granulare universale velocizzerà la crescita che è molto lenta.

Anche l’irrigazione non è necessaria ma se si consiglia una buona irrigazione nella prima estate dopo la messa a dimora.

Data la lenta crescita, l’albero di Giuda, non necessita di moltissime potature che possono essere effettuate a fine inverno per donargli la forma desiderata.

Questo albero si adatta anche alla coltivazione in vaso come bonsai sia per esterni che interni.

La riproduzione avviene per seme raccogliendo i semi in estate e seminandoli immediatamente in un vasetto con torba mista a sabbia o direttamente a dimora a una profondità di 3/5 centimetri.

Raramente questa pianta è messa in pericolo da attacchi parassitari o fungini che la maggior parte delle volte scompaiono autonomamente.
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