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Menta: come coltivare questa profumatissima pianta aromatica​

La menta o mentha è una pianta aromatica dal portamento rizomante, strisciante ed espansivo, caratteristiche che la rendono di facile coltivazione.

Tipica di tutto il continente europeo si trova anche nelle sue diverse varietà in tutto il mondo. Perenne e longeva, grazie alla sua grande capacità rigenerativa che ne favorisce la diffusione in breve periodo, caratteristica che la porta ad assumere un comportamento quasi infestante. La menta appartiene alla famiglia delle lamiaceae, la stessa di quasi tutti gli altri arbusti o erbacee aromatiche più conosciute come il timo, la salvia, il rosmarino o il basilico.

Si presenta come una pianta erbacea strisciante, con una parte aerea che scompare durante l’inverno e una parte sotterranea composta da varie radici rizomatose che portano gemme che andranno a sbocciare con l’arrivo della bella stagione formando fusti erbosi, che di solito non superano il metro d’altezza.

Le foglie sono di modeste dimensioni, dal colore verde intenso e dalla consistenza pelosa nelle quali vi sono ghiandole oleifere che producono il classico profumo e sapore dolce, rinfrescante e pungente.

I suoi fiori, che compaiono in primavera e durante l’estate, sono posti sulle cime dei fusti riuniti in pannocchie floreali composti da piccolissimi fiori dal colore viola chiaro quasi bianchi. Questi fiori sono molto gettonati dagli insetti impollinatori.

La menta ha numerose varietà e, trova molteplici usi in diversi settori:

  • In cucina come spezia, condimento, infusi, tisane o consumando le foglie sia cotte che crude;
  • Nell’industria dolciaria e farmaceutica.

Alcune specie sono: la menta romana, la menta piperita, la menta d’acqua e molte altre spontanee in tutto il territorio italiano e non solo.

La messa a dimora di una pianta di menta si effettua principalmente in primavera dopo le gelate invernali. L’esposizione preferita è in pieno sole ma sopporta bene anche la mezz’ombra.

Il terreno ideale per la menta deve essere umido, di medio impasto, arieggiato e ricco anche se si adatta bene quasi a qualsiasi terreno purché sia mantenuto lievemente umido durante i periodi di forte siccità.

Per quanto riguarda la concimazione si può intervenire una volta l’anno, in inverno o primavera, con del concime stallatico granulare. Se non si ha terreno a disposizione non preoccupatevi perché si ottengono ottimi risultati in un vaso abbastanza ampio in balcone. La raccolta della menta avviene quando la pianta è pienamente in fiore recidendo i fusti e facendoli seccare al chiuso in un luogo fresco e ventilato.

Erba aromatica per eccellenza la menta ama moltissimo una buona irrigazione che la farà crescere molto rigogliosa ma a discapito della qualità dell’aroma quindi è buona norma non esagerare con l’irrigazione poiché una lieve penuria di acqua intensifica l’aroma.

Il metodo migliore e più facile per la riproduzione della menta è quella per divisione dei cespi prelevando alcune radici dalla pianta madre per interrarle in una nuova dimora preferibilmente nel mese di settembre.

Altro metodo è quello per talea che consiste nel prelevare dalla pianta madre dei rametti vigorosi in estate e piantarli in un substrato umido composto da torba e sabbia per favorire il radicamento o per semina in primavera.

Erba molto rustica e resistente, la menta, raramente viene attaccata da patogeni o parassiti ma vi è la possibilità che alcuni insetti, come lumache o rughe, attacchino le foglie o che la pianta sia soggetta a infezioni fungine da combattere eliminando la parte colpita distruggendola e praticando pompature con verderame.

Leggi anche l’articolo sulla Salvia.

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