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Gladiolo: come coltivare questo variopinto fiore nei vostri giardini​

In questo articolo vi parleremo di uno dei fiori estivi più belli e variopinti di tutto il mondo che può essere coltivato in giardino o come fiore da taglio, il gladiolo.

Il gladiolo o gladiolus è una piccola media pianta bulbosa/tuberosa, detti cromi (come quelli dello zafferano), erbacea e perenne di origine europea e tropicale.

In Italia vi sono numerose specie spontanee come il gladiolus italicus dal fiore viola e di modeste dimensioni.

Il croma di gladiolo è di medie dimensioni dalla forma a goccia più o meno schiacciata, composto da vari strati tra cui gli esterni di colore marrone chiaro dallo spessore simile a carta.

Sia il bulbo che la parte aerea di questa pianta non sono commestibili. Il fogliame è costituito da un lungo gambo che parte dal bulbo con un aspetto schiacciato nella quale si inseriscono una sopra l’altra lunghe foglie fine e verdi dalla forma simile ad una spada ed uno gambo da fiore che porta una lunga spiga fiorita di varie tonalità che vanno dal rosso intenso a vari colori a pastello.

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Questo splendido cromo da fiore va messo a dimora nel periodo autunnale o primaverile, interrandolo con la punta rivolta verso l’alto ad una profondità di almeno 10 centimetri di terra, anche se può essere interrato tutto l’anno eccezion fatta per il periodo vegetativo che va da aprile-maggio a luglio-agosto e a seconda del luogo dove si trova o del periodo in cui è stato interrato.

Questo fiore come tutte i cromi e le bulbose ama terreni sabbiosi ricchi e freschi dove trovano le condizioni ideali per crescere al meglio ma si adattano bene a molti tipo di terreno evitando assolutamente qualsiasi terreno dove si formino ristagni idrici e quelli troppo compatti. Ama una posizione soleggiata e non esposta a forte vento che potrebbe rompere i fusti.

Il gladiolo può essere coltivato anche in vaso, all’esterno o all’interno, mettendo sul fondo del vaso del materiale drenante come ghiaia, cocci o argilla espansa utilizzando un terreno composto da 50% terriccio e 50% sabbia evitando la torba.

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Di solito queste piante non necessitano di molte irrigazione ma necessitano di un modesto apporto d’acqua nel periodo estivo soprattutto se interessato da una forte siccità fino a quando finirà il periodo vegetativo e le foglie disseccheranno spontaneamente, a fine estate.

La potatura non è necessaria e la concimazione autunnale deve essere scarsa con del letame o stallatico granulare e necessita, nella maggior parte dei casi, di un tutore per evitare che il vento abbatta le piante in fiore.

Il gladiolo come quasi ogni altra bulbosa o tuberosa si riproduce autonomamente formando dei nuovi cromi vicino al croma madre durante la fase vegetativa che dovranno essere prelevati e posti in una nuova dimora quando la pianta appassirà ed entrerà nella fase di riposo estiva.

Vi sono numerose patologie fungine e parassitarie che possono compromettere la nostra coltivazione di gladioli e uno dei modo per contrastarle è vigilare bene e notare in tempo segni di deperimento procedendo all’espianto dei bulbi per individuare la causa prima che si diffonda eliminando gli esemplari colpiti o utilizzando prodotti insetticidi e funghicidi ma se si evitano accuratamente i ristagni idrici, che causano marciumi, non ci si deve preoccupare per l’incolumità dei nostri fiori.  

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