In questo breve articolo vi parleremo di uno dei fiori più amati in tutto il mondo che divenne in passato un vero e proprio simbolo di lusso e ricchezza arrivando a creare un mercato incentrato sui bulbi di tulipano.
Il tulipano o tulipa è una piccola pianta bulbosa, erbacea e perenne originaria di tutto il continente euroasiatico e dell’Africa del nord.
Il tulipano iniziò ad essere coltivato nei paesi arabi. Questo bulbo il quale fiore divenne subito molto apprezzato iniziò a diffondersi arrivando fino ai paesi bassi, luogo in cui vennero coltivate e create numerosissime nuove specie con fiori dai colori più disparati che vanno dal bianco al nero.
In Italia vi sono numerose specie spontanee. Il bulbo di tulipano è di medie dimensioni dalla forma a goccia composto da vari strati tra cui gli esterni di colore marrone chiaro dallo spessore simile a carta.
Questo bulbo è altamente tossico e non commestibile.
Il fogliame varia di dimensione e forma a seconda della specie ma sono tutti molto simili dal colore verde più o meno scuro, posto raso terra dal quale parte un fusto che possiede una o due foglie inserite nella parte basale il quale termina con un bocciolo verde appuntito che con il tempo si aprirà e assumerà la classica forma a U e, si accenderà dei colori brillanti che possiede.
Questo splendido bulbo da fiore va messo a dimora nel periodo autunnale, interrandolo con la punta rivolta verso l’alto ad una profondità di almeno 10 centimetri di terra. Può essere interrato tutto l’anno eccezion fatta per il periodo vegetativo che va da febbraio-marzo a maggio-giugno e a seconda del luogo dove si trova.
Questo fiore come tutte le bulbose ama terreni sabbiosi, ricchi e freschi dove trovano le condizioni ideali per crescere al meglio ma si adattano bene a qualsiasi tipo di terreno come: i giardini rocciosi o pianeggianti evitando assolutamente qualsiasi terreno dove si formino ristagni idrici e quelli troppo compatti.
Il tulipano può essere coltivato anche in vaso, all’esterno o all’interno, mettendo sul fondo del vaso del materiale drenante come ghiaia, cocci o argilla espansa utilizzando un terreno composto da 50% terriccio e 50% sabbia.
Di solito queste piante non necessitano di alcuna irrigazione poiché il loro periodo vegetativo è primaverile e piovoso ma, se questo periodo è interessato da una forte siccità si deve ricorrere ad una irrigazione esterna fino al termine del periodo vegetativo e le foglie disseccheranno spontaneamente, agli inizi dell’estate.
La potatura non è necessaria e la concimazione autunnale deve essere scarsa con del letame o stallatico granulare.
Il tulipano come quasi ogni altra bulbosa si riproduce autonomamente formando dei nuovi bulbi vicino al bulbo madre durante la fase vegetativa che dovranno essere prelevati e posti in una nuova dimora quando la pianta appassirà ed entrerà nella fase di riposo estiva.
Vi sono numerose patologie fungine e parassitarie che possono compromettere la nostra coltivazione di tulipani e uno dei modo per contrastarle è vigilare bene e notare subito i segni di deperimento procedendo all’espianto dei bulbi per individuare la causa prima che si diffonda, eliminando gli esemplari colpiti o utilizzando prodotti insetticidi e funghicidi.
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