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Bambù della fortuna: come coltivare questa perfetta pianta ornamentale​

In questo breve articolo vi parleremo di una delle piante d’appartamento maggiormente diffuse in tutto il mondo per le sue innumerevoli doti estetiche conosciuto con il nome di bambù della fortuna o lucky bamboo, ma il suo nome scientifico è dracaena braunii che fa parte della famiglia delle agavaceae.

Nonostante il suo nome questa pianta non è un bambù ma si tratta di una piccola pianta acquatica originaria dell’Africa centrale caratterizzata da un clima prettamente tropicale. In natura questa pianta cresce su sponde di fiumi o laghi formando delle macchie fitte simili a canneti.

Nei luoghi d’origine le popolazioni hanno fatto di questa pianta un simbolo porta fortuna che porta prosperità e felicità a chi vive nelle sue vicinanze. Questa credenza, l’elevata manipolazione che sopporta e la sua bellezza estetica, ha portato questa pianta a conquistarsi un posto d’onore in tutti gli appartamenti del mondo.

Si presenta come un stelo verde ed erboso delle dimensioni di un dito e di lunghezze variabili a seconda del metodo di coltivazione che, spesso assume una forma a molla con uno o due ciuffi di foglie verdi di medie dimensioni.

Per la coltivazione di questa pianta basta davvero pochissimo spazio poiché si possono trovare in vendita anche piantine di 20 centimetri che si possono porre anche in un classico bicchiere, fino a svariate composizioni alte fino a un metro.

Questa pianta si può coltivare anche in acqua che è certamente il metodo più utilizzato poiché può essere inserita in vasi di vetro di forma e dimensioni svariate donando un fascino moderno. Vive anche molto bene in un vaso con del terreno dove cresce molto più rigogliosa.

Per la coltivazione in acqua si deve fare molta attenzione a non usare acqua calcarea o con molto cloro infatti, è consigliata l’acqua piovana, in bottiglia o comunque acqua che si sa essere morbida e priva di calcare da cambiare almeno una volta ogni 2 settimane. Per la coltivazione in terra scegliere un terriccio universale ed evitare di inzupparlo poiché se coltivato in terra teme ristagni idrici.

Questa pianta non necessità di potature ma si deve effettuare una pulizia molto frequente della polvere che si accumula sulle foglie e sul fusto con uno spruzzo di acqua o un panno umido perché la polvere rischia di soffocare la pianta.

La riproduzione di questa pianta è molto facile, se si acquistano i classici lunghi steli con la punta a forma di molla si può tagliare in varie porzioni di fusto che, emetteranno poi 1 o 2 getti di foglie dall’ultimo nodo. Con i vari fusti ottenuti si può formare una nuova composizione.

Unica accortezza è quella di tagliare la parte che immergerete in acqua poco sotto al nodo, mentre tagliare la parte aerea almeno ad un centimetro dall’ultimo nodo verso l’alto ricoprendo il taglio con della cera semplicemente immergendolo in della cera calda.

Evitare la luce diretta del sole e sbalzi termici che portano a ingiallimento e morte della pianta.    

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