L’albero di cui parliamo oggi, in grado di donare i propri profumatissimi frutti per tutto l’anno, è il limone o citrus limon.
Estremamente diffuso in tutta la penisola e in tutto il mondo, questo alberello si è guadagnato un posto d’onore in ogni frutteto. In tutta l’Italia, anche dove non è possibile coltivarlo in piena terra, quasi ogni famiglia possiede un proprio alberello di limone per il consumo domestico.
Il limone come ogni agrume fa parte della famiglia delle rutacee. Trova la sua origine in Asia derivante da un ibrido che si è presto propagato in tutto il mondo formando molte altre cultivar, tutte molto simili tra loro sia come aspetto della pianta e del frutto che come coltivazione.
Il limone si presenta come un piccolo alberello che può superare i 5 metri d’altezza con chioma espansa e sempreverde. Il tronco di modeste dimensioni, si ramifica a poca distanza dal suolo ricoperto da una scorza liscia lievemente solcata di un colore marrone chiaro tendente al grigio.
I fiori, che compaiono alla fine dell’estate e in primavera, sono riuniti quasi sempre in mazzetti e composti da 5 petali carnosi dal colore bianco panna o striati di viola che emanano un fortissimo profumo dolce e piacevole.
Data la fioritura molto abbondante e duratura questo albero porta tutto l’anno limoni maturi e in maturazione contemporaneamente anche a causa della grande resistenza del frutto maturo che rimane sulla pianta a lungo senza deteriorarsi.
Questo frutto è molto utilizzato in tutte le sue parti come: ingrediente per pietanze; sottoposto a lavorazioni come la creazione di bevande dal suo succo acido e rinfrescante, la limonata; o di canditi dalla sua scorza aromatica.
Esistono anche varietà di limone che si possono consumare come frutta fresca per esempio, il limone corso che possiede una polpa dolce ma si deve consumare entro pochi giorni dalla maturazione.
Se si vive in una zona con inverni miti e relativamente caldi, come nel sud del nostro paese, possiamo procedere con la coltivazione in piena terra, ove questa pianta può dare il massimo rendimento, ponendo il nostro limone in una zona assolata e riparata da correnti fredde, con un terreno ricco e lavorato.
Mentre se si vive in zone montane o al nord si deve procedere con la coltivazione in vaso per permettere il ricovero invernale in un luogo riparato come in serra o in un garage luminoso esposti a sud.
Anche se questa pianta si adatta bene alla vita in vaso, è consigliabile utilizzare del terriccio per agrumi o un buon terreno ricco e rinvasarla ogni 3 o 4 anni, naturalmente non darà le stesse soddisfazioni come se coltivata in piena terra.
Se coltivato in piena terra una volta avvenuto l’attecchimento questa pianta non necessita di grandi apporti idrici ma, se si presentano lunghi periodi siccitosi è bene fornirgli abbondante acqua. Se coltivata in vaso è fondamentale irrigarla per tutto il periodo estivo e non dimenticarsi di fornirgli dell’acqua nel periodo di ricovero invernale.
Le concimazioni si effettuano con prodotti liquidi specifici per agrumi seguendo le istruzioni del prodotto o con una concimazione granulare con concimi per alberi da frutto in autunno e primavera.
La potatura del limone si può effettuare tutto l’anno, eccezion fatta per il freddo periodo invernale e serve a donargli forma e per sfoltire la chioma eliminando i succhioni e i rami vecchi e secchi. È sempre meglio procedere alla potatura con moderazione.
La riproduzione più consigliata, facile e veloce è sicuramente quella per margotta scegliendo un ramo giovane e vigoroso alla quale verranno eliminati 1 o 2 centimetri di corteccia creando un anello intorno al ramo che favorirà la radicazione e porvi del terreno con un vaso o un sacchetto di plastica legato saldamente per evitare che si stacchi.
Passato più o meno un anno controllare se il ramo ha messo radici e procedere con un taglio al di sotto della zolla e quindi porre la vostra nuova piantina in a dimora.
Anche con l’innesto su selvatico da effettuarsi a maggio è possibile riprodurre la varietà desiderata.
Il limone viene colpito prevalentemente da malattie fungine, come il mal secco che porta alla morte della pianta in breve tempo. Per scongiurare questa malattia è necessario evitare eccessi di umidità e procedere con trattamenti a base di verderame o poltiglia bordolese molto frequenti.
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