In questo articolo vi spiegheremo come ottenere una splendida ed utile pianta da ciò che normalmente viene considerato uno scarto alimentare, stiamo parlando dell’ananas.
Questa pianta erbacea da frutto trova la sua origine nell’America del sud nelle zone caratterizzate da un clima caldo e umido.
Fa parte della famiglia delle bromeliaceae dalla quale provengono innumerevoli piante ornamentali, sia da terreno roccioso e secco che da terreno ricco e umido come la guzmania dalla caratteristica inflorescenza rossa al centro della pianta.
L’ananas si presenta come una media pianta erbacea che non supera il metro d’altezza composta da foglie lunghe e sottili con margine liscio sotto e seghettato verso la punta, dal colore verde intenso o verde scuro pallido che partono dal centro della pianta, donandogli il classico portamento a rosetta, dalla quale poi si svilupperà un gambo che porta un inflorescenza a spiga che termina con una vera e propria piantina che raggiungerà la maturità insieme al frutto sottostante.
Per poter coltivare una piantina di ananas in Italia e in quasi tutto l’occidente si deve procedere con una coltivazione in vaso, data la natura tropicale della pianta che, la porterebbe a perire non appena le temperature si irrigidiscono.
Il frutto ideale per coltivare una pianta di ananas, non deve essere troppo maturo e soprattutto le foglioline interne al ciuffo non devono staccarsi con troppa facilità.
Una volta fatta la vostra scelta, afferrate il ciuffo con una mano e con un movimento rotatorio staccatelo dal frutto che potrete consumare sia fresco che trasformato in salse o varie pietanze.
Quando avrete ottenuto il vostro ciuffo eliminare con le mani le foglie sottostanti fino ad arrivare a eliminare la parte dove viene posto il filo di plastica dell’etichetta. Questa pulizia è essenziale per ottenere un buon risultato. Non avete timore ad eliminare molte foglie ottenendo almeno 1 o 2 centimetri di fusto pulito. Il periodo migliore per far attecchire il nostro ananas è la fine della primavera e l’estate ponendo il ciuffo in un vasetto di medie dimensioni con della torba mista a sabbia umide e inserirlo nel terreno quasi fino all’attaccatura delle prime foglie.
Dopo di che porre il vaso in un luogo caldo, umido e ombreggiato come nel mezzo di altre piante e mantenere costantemente umido il terreno. Questo metodo è il migliore poiché le radici spunteranno direttamente in terra e vi sono meno possibilità che marcisca rispetto ad un radicamento immerso in acqua.
In autunno e inverno questa operazione dovrà essere effettuata in casa e se si hanno già esemplari attecchiti anche questi ultimi vanno posti in casa, davanti a una finestra dove non vi siano correnti fredde, diminuendo drasticamente le irrigazioni da effettuarsi solo quando il terreno si secca e con pochissima acqua. In estate, se poste all’esterno, le irrigazioni devono essere molto frequenti evitando i sottovasi.
Le concimazioni devono essere di modeste quantità in estate con del concime granulare per ortaggi.
E’ molto importante mantenere pulita la base della pianta eliminando via via le foglie basali secche per evitare la formazione di marciumi che sono la principale minaccia per la nostra pianta.
L’ananas oltre al metodo descritto sopra può essere riprodotto anche tramite semi prelevati dal frutto e posti in vasetto con sabbia e torba sterili in un sacchetto di plastica per mantenere l’umidità anche se la semina è fortemente sconsigliata data la difficoltà di germinazione e il maggiore tempo di crescita.
Se si seguono questi piccoli accorgimenti otterrete sicuramente una splendida pianta dal fascino tropicale da esporre nelle vostre case, in autunno e inverno, o in giardino e sul balcone, dalla fine della primavera e in estate, che nel giro di circa 2 anni vi donerà in premio un piccolo frutto da sfoggiare e gustare con orgoglio.
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