L’albero natalizio per eccellenza è sicuramente l’abete. Vi sono molteplici tipologie di abeti diffuse su moltissime catene montuose in tutto il mondo, con esigenze di climi e terreni molto simili tra loro.
Gli abeti sono conifere che appartengono alla famiglia delle pinacee. In Italia le tipologie di abete più diffuse sono l’abete bianco, l’abete rosso o peccio, l’abete rosso del Colorado e l’abete siciliano.
L’abete bianco è quello tra tutti più diffuso allo stato naturale sulle Alpi e sugli Appennini, l’abete rosso è il più utilizzato come albero di natale, in Italia, e cresce spontaneo sulle Alpi. L’abete rosso del Colorado invece è stato importato in Europa data la sua elevata resistenza all’inquinamento ed è molto utilizzato nei parchi cittadini.
L’abete siciliano cresce solo vicino Palermo. Raggiunge i 15 metri di altezza ed è una specie protetta che compare nella lista rossa internazionale (Red List IUCN – Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).
Nonostante le numerose specie, tutti gli abeti, si presentano come grandi alberi alti tra i 40 e i 100 metri che assumono la classica forma piramidale. Possiedono foglie aghiformi sempreverdi molto fitte e di modeste dimensioni e producono annualmente dei coni, dette pigne che, mature rilasciano piccoli semi alati.
Dopo le feste moltissimi abeti, che hanno svolto la loro funzione decorativa per un mese in casa, appaiono morenti e ingialliti nonostante possiedano molte radici e un bel vaso. Questo avviene principalmente perché il clima delle nostre case è estremamente sfavorevole per questo tipo di pianta, le temperature elevate, la scarsità di luce e la pochissima umidità nell’aria debilitano fortemente l’albero.
Quindi se non si vuole rinunciare a possedere un vero albero da decorare si devono prendere alcune precauzioni come:
- non utilizzare alberi con poche radici che moriranno in breve tempo;
- mettere il vostro albero in un amplio vaso con buchi drenanti ed un buon terriccio universale mischiato con torba acida;
- posizionare il vaso vicino ad una finestra luminosa;
- evitare assolutamente la vicinanza con fonti di calore come camini, termosifoni, stufe ecc…
- quando si mette all’esterno i primi giorni posizionarlo in un luogo riparato e non troppo freddo per farlo abituare alle rigide temperature.
Se posto in vaso il nostro albero andrà posizionato in un luogo poco assolato ed irrigato abbondantemente in estate, mentre se in piena terra scegliere un posto dove l’albero possa crescere liberamente evitando luoghi troppo assolati e siccitosi. Il terreno ideale per un abete è fresco, privo di ristagni idrici e leggermente acido, tuttavia, si adatta bene anche a terreni calcarei e sassosi.
Nei primi anni della messa a dimora irrigare abbondantemente in estate mentre ad attecchimento avvenuto, non necessita di grandi apporti idrici tranne per l’eventualità di forti siccità.
Le potature non sono necessarie ma si può procedere con l’eliminazione dei rami più bassi che con il tempo disseccheranno naturalmente. Da evitare il taglio della punta dell’albero che potrebbe portare alla morte delle piante più deboli o alla perdita della forma piramidale.
La riproduzione avviene esclusivamente tramite semina in primavera.
Ponete i vostri semi in un vasetto con terriccio acido misto a sabbia e mantenerli umidi fino a germinazione avvenuta. In seguito porre singolarmente le piantine ottenute in vasi più grandi o direttamente a dimora ricordandosi di non esporre le giovani piantine al forte sole diretto. Questa resistente pianta generalmente non è soggetta ad attacchi parassitari o fungini.
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Fonte Alberi: Conoscere e riconoscere tutte le specie più diffuse di alberi spontanei e ornamentali, di Banfi Enrico , A. Durante , M. Durante