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Stevia: come coltivare e produrre del dolcificante a caloria

Negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa in Europa, dal continente sudamericano, una pianta dalle straordinarie doti dolcificanti e non solo: la stevia rebaudiana.

La stevia appartiene alla famiglia delle asteraceae. Questa pianta si presenta come un piccolo cespuglio, dal portamento compatto, erbaceo e perenne con fusti che non superano il mezzo metro d’altezza. Fiorisce copiosamente in autunno inoltrato emettendo all’apice dei fusti gruppi di piccoli fiori bianchi che a maturazione producono piccoli semi simili a soffioni (tarassaco o lattuga) in miniatura.

La stevia possiede foglie dal colore verde chiaro ruvide e leggermente pelose ed è proprio in esse che vi è il maggior numero di elementi come lo stevioside ed il rebaudioside, che rendono la stevia di gran lunga più dolce del comune zucchero.

Una volta passati i timori iniziali presso il suo utilizzo questa pianta ha avuto risultati positivi e quindi ora è commercializzata ed utilizzata in moltissimi paesi.

Gli aspetti positivi sull’utilizzo della stevia al posto dello zucchero son molteplici, infatti, ha dato vita ad un dolcificante a caloria zero che può essere utilizzato dai diabetici o da coloro che vogliono mantenere la linea.

La stevia si può utilizzare fresca, essiccata e ridotta in polvere per numerose ricette culinarie sia crude che cotte.

Per avere buoni risultati è bene coltivare la nostra piantina di stevia in un luogo riparato e soleggiato, data la sua natura tropicale, poiché teme molto il freddo. Una volta trovato il luogo adatto in piena terra o, nei posti con inverni rigidi in vaso da mettere al riparo, scegliere un terreno ricco e poco compatto che non presenti ristagni idrici.

Per quanto riguarda le irrigazioni la stevia ama avere un terreno sempre umido ma teme notevolmente i ristagni per questo si deve irrigare solo in estate o nei periodi di forte siccità.

Una buona concimatura organica, praticata in autunno o primavera, aiuta notevolmente la crescita della vegetazione ed aumenta il raccolto che, avviene in piena estate tagliando i rametti facendoli essiccare al sole e lasciando sempre 5 centimetri di fusto per favorire il getto di nuovi germogli.

Nel periodo invernale, quando tutta la parte aerea della pianta si seccherà, praticare una pacciamatura protettiva con foglie secche.

La riproduzione di questa pianta avviene per semina, da praticare in primavera, con risultati scarsi data la scarsa capacità germinativa e la difficoltà nell’attecchimento delle giovani piantine.

È consigliabile acquistare una piantina e riprodurla tramite talea nella bella stagione con la solita miscela di sabbia e torba da mantenere umida fino a radicazione.

La stevia non teme particolari attacchi fungini o parassitari ma vi è la possibilità che i giovani germogli vengano attaccati dalle lumache, da allontanare con sostanze repellenti o esche velenose.

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