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Crisantemi: come coltivare questi splendidi fiori autunnali

Il crisantemo o chrysanthemum è una pianta della famiglia delle asteraceae che comprende innumerevoli specie provenienti da molte parti del mondo ed apprezzata in modi differenti da moltissime culture.

In Italia il crisantemo simboleggia il fiore che veglia sull’aldilà, poiché il periodo della sua fioritura coincide con la festa dei morti. In tutto il mondo invece questo sgargiante fiore dalle innumerevoli tinte e forme celebra spesso la vita, infatti in America, è il fiore da regalare alla nascita, in Australia per festeggiare la maternità e il Giappone fa di questo fiore il simbolo nazionale.

Questa pianta si può presentare come piante annuali o come piante perenni. Le piante perenni si presentano spesso come bassi cespugli erbacei con foglie dal colore verde intenso e fiori che sbocciano, da settembre a gennaio, all’apice dei rametti di dimensione, colore e forma differenti. Vi son anche varietà perenni che hanno uno stile meno cespuglioso e più eretto come nel caso dei crisantemi da taglio.

Per la coltivazione ottimale dei crisantemi si deve scegliere un terreno fertile, arieggiato, con una buona esposizione solare e molto fresco ma che non presenti persistenti ristagni idrici. Ciononostante il crisantemo si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno ma, se quest’ultimo non presenta le caratteristiche elencate sopra, si avrà meno vigore e quindi una fioritura più scarsa.

Il crisantemo è un ottima pianta da coltivare in vaso per decorare con colori sgargianti terrazzi e balconi ma anche i vostri interni data la grande capacità depurativa dell’aria di queste piante.

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Le irrigazioni sono essenziali per il crisantemo che necessita di un buon apporto idrico nei mesi caldi, sia se coltivato in vaso o in piena terra, per poter far sviluppare la pianta nel migliore dei modi. Essenziale è l’eliminazione dei sottovasi dopo il periodo estivo di forte calore, per evitare di far marcire le radici.

La potatura del crisantemo avviene generalmente dopo la fioritura quando sia le foglie che i fiori si sono disseccati, normalmente verso febbraio, e si procede con l’eliminazione di tutti i getti quasi a raso terra.

In seguito è bene stendere una pacciamatura di paglia o foglie secche che andrà a proteggere i delicati germogli dalle gelate tardive.

Dopo queste operazioni si può procedere con la moltiplicazione delle piante proprio con la potatura ottenuta o con i gambi recisi dai fiori posti sulle tombe. Si scelgono i rametti più vigorosi si tagliano le punte e si interrano per metà in vasetti con torba e sabbia, o direttamente nella nostra aiuola per infoltirla o variegare i colori della fioritura.

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Questo metodo, la talea, ha buoni risultati anche se praticato in qualsiasi mese dell’anno, con preferenza per le stagioni umide. Il crisantemo si può moltiplicare anche tramite seme, in primavera, per divisione delle ceppaie o per propaggine, interrando dei rami nel suolo lasciandoli attaccati alla pianta madre.

Il crisantemo teme attacchi parassitari da parte degli afidi da combattere con prodotti specifici o acqua e sapone per piatti, malattie fungine come il mal bianco da contrastare con verderame o poltiglia bordolese. Fare attenzione in primavera alle lumache ghiotte dei teneri germogli di questa pianta.

Ricordatevi di recuperare i vostri vasi dai cimiteri dopo la fioritura per poterli coltivare durante l’anno per i vostri cari in vista del prossimo novembre e di piantare gli steli dei vostri mazzi di crisantemi acquistati per avere una splendida fioritura anche nei vostri giardini.

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