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Agave: come coltivare questa pianta grassa

Tutti coloro che non hanno il famoso pollice verde ma, possedendo un giardino o un balcone, desiderano coltivare delle belle piante ornamentali e poco esigenti per decorare i propri ambienti saranno sicuramente soddisfatti dalla bellissima e resistentissima agave.

L’agave appartiene alla famiglia delle monocotiledoni e come pianta succulenta ama temperature elevate. Questa pianta si può adattare bene in ogni spazio data la grande sfera di dimensioni che vanno dai 5 centimetri di altezza e larghezza ai 2.5 metri. Vi sono diverse specie con colori del fogliame variegati che vanno dal verde intenso al verde bluastro con variegature bianche o gialle lungo i margini delle foglie che, possono essere più o meno corpose. Lungo le foglie scorrono una lunga fila di spine che terminano con una spina diritta sulla punta.

Raggiunta la maturità che può avvenire tra i 3 e i 50 anni di vecchiaia la pianta fiorisce dando vita ad uno stelo legnoso molto alto (2-4 metri) con moltissimi fiori riuniti in mazzetti che dura da 2 a 4 mesi e comporta la morte della pianta che viene sostituita dai getti che ha generato in precedenza.

Ha un portamento a rosetta, come l’aloe, che le permette di disporre le foglie in modo tale da porle tutte ad una buona esposizione solare. In Italia questa pianta viene generalmente usata solo come ornamentale ma in tutto il mondo viene impiegata per molteplici usi.

Infatti l’agave può essere utilizzata a scopo alimentare in piatti tipici, come foraggio per il bestiame, per la produzione di bevande come la tequila e per la creazione di fibre tessili.

L’agave non ha preferenze in fatto di terreni poiché si adatta facilmente a qualsiasi tipo di terreno eccezion fatta per i terreni che presentano ristagni idrici. Proprio per la sua natura desertica questa pianta colonizza bene pendii o rupe scoscese aride ma resiste anche se esposta a temperature molto rigide per brevi periodi.

Nella bella stagione l’agave beneficia di una buona irrigazione, soprattutto se posta in vaso, ma può tranquillamente resistere a lunghi periodi siccitosi, mentre durante le stagioni fredde e piovose si stoppano le irrigazioni poiché sono sufficienti le precipitazioni.

Questa pianta non richiede concimazioni, ma necessita di tanto in tanto di una buona pulizia. Indossando dei guanti per proteggersi dalle spine si procede con un coltello o una forbice con l’eliminazione delle foglie secche o rovinate che si trovano alla base della pianta lasciando quelle sulla cima donandogli quasi l’aspetto di piccola una palma.

La riproduzione dell’agave avviene generalmente prelevando i piccoli esemplari che crescono alla base della pianta madre e più raramente per seme.

In ultimo l’agave non teme particolarmente nessun tipo di attacco parassitario o fungino.

Leggi anche l’articolo su l’aloe.

Fonte
Alberi: Conoscere e riconoscere tutte le specie più diffuse di alberi spontanei e ornamentali, di Banfi Enrico , A. Durante , M. Durante

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