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Habanero: come coltivare questa tipologia di peperoncino

Chi di noi non conosce la fama di questo piccantissimo peperoncino?
L’habanero è una varietà ottenuta grazie al miglioramento genetico dalla specie capsicum chinense, originario del Messico.

La pianta, molto simile ad una normale pianta di peperoni, raggiunge i 60-100 centimetri di altezza a seconda della cultivar che si possiede. È una pianta coltivata come annuale nell’emisfero occidentale, data la presenza di una stagione fredda, ma può vivere anche per 2 anni nel suo ambiente natio.

Si presenta come una pianta erbacea con un unico fusto dal quale spesso partono quattro ramificazioni principali, possiede un fogliame lucido e dal verde intenso di medie dimensione ed un fiore, tipico dei peperoni e peperoncini, di piccole dimensione e dal colore bianco molto gettonato dagli insetti impollinatori.

Ma ora veniamo a ciò che ci interessa veramente cioè il suo frutto che possiede la tipica forma a lanterna e che matura alla fine della stagione estiva.

Vi sono tre principali cultivar di habanero in commercio e sono:

  • Habanero red savina, dal colore rosso intenso in piena maturazione, come quello ritratto in foto, ed è il più piccante dei tre.
  • Habanero orange, dal colore arancio in maturazione.
  • Habanero chocolate, dal colore marrone rossastro in maturazione.
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La semina di questo peperoncino può rivelarsi molto difficoltosa se non si conosce il metodo migliore. Per favorire la germinazione dei nostri semi si procede, in casa verso marzo-maggio, con il mettere a bagno i semi per due giorni in un contenitore con acqua salata o camomilla (meglio provare entrambe le soluzioni).

Dopodiché si prelevano i semini dai contenitori si sciacquano accuratamente sotto l’acqua corrente e si vanno a depositare ordinatamente su dei tovaglioli da cucina. Poi si depositano o in una bustina trasparente dotata di zip apri e chiudi ben gonfia o in una scatola, sempre in plastica trasparente, posizionata in un luogo caldo e luminoso della casa, mantenendoli umidi costantemente ma non zuppi.

In poco più di una settimana i semi cominceranno a germogliare e quando questo avverrà, sempre in casa, si prelevano i tovaglioli dalla busta o scatola posizionandoli sulla superficie di un vaso pieno di terra per poi spolverare sopra al tovagliolo, coprendo solo i semi e non le piantine, un sottile strato di terreno.

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Quando le piantine saranno più grandi e le temperature esterne lo concederanno si può procedere, all’esterno, con la separazione in vasetti singoli per favorire il rafforzamento delle piante e, in seguito, con la messa a dimora definitiva nell’orto, su un terreno ben fertilizzato e ricco di sostanze nutritive, o in vasi ben più ampi in balcone.


Una volta terminato questo lungo processo ci si deve preoccupare solo di annaffiare costantemente le nostre piante durante la stagione estiva e naturalmente di raccoglierne i meritatissimi frutti.

Con gli habanero si possono preparare salse, marmellate, conserve di vario tipo e olio piccante per insaporire i vostri piatti ed affrontare la stagione fredda con un valido alleato che vi riscalderà. 

Se si vuole evitare il processo della semina si consiglia di acquistare le piantine già formate in vasetti nei mesi di maggio o giugno.

Questa pianta non ha molto da temere da parte dei parassitari, e non soffre neanche di malattie fungine ma per stare sicuri è sempre bene praticare dei trattamenti di verderame per scongiurarli.

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Fonte
Alberi: Conoscere e riconoscere tutte le specie più diffuse di alberi spontanei e ornamentali, di Banfi Enrico , A. Durante , M. Durante

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